sabato 19 marzo 2011

... Amici in visita

Ciao ragazzi

ho ricevuto i primi commenti sulla visita che avete avuto da parte del Vice Questore della Polizia di Crema e di alcuni suoi collaboratori. Appena avete altri lavori mandatemeli che li aggiungo a questo post.

Non aggiungo altro: questo post è la vostra voce e come tale lo propongo a tutti.

Ciao Luca, sono Amanda, una studentessa della 2° A Periti.
Mercoledì scorso a scuola abbiamo ricevuto una piacevole visita dalle 9 alle 11 da parte del Vice Questore del commissariato della polizia del comune di Crema, accompagnato da altri due poliziotti.
Ci ha prima fatto vedere le immagini shock dell’effetto della droga sintetica nel corso degli anni svolta in America, e poi ci ha parlato a lungo della sua professione.
Si è dimostrato da subito disponibile a rispondere alle nostre domande e a sfatare il mito dello “Sbirro di merda”, ci ha spiegato la sua lunga esperienza parlando in modo quasi amichevole nei nostri confronti e non annoiandoci mai.
L’ho trovato una persona piena di umanità ed entusiasmo nel parlare di ciò che ogni poliziotto deve affrontare ogni giorno e posso dire che le sue parole mi hanno molto colpita. Sapere che ha “sacrificato” due ore della sua mattinata (che immagino piena di impegni) per dedicarla a noi sia stato un gesto molto altruista e inaspettato dalle forze dell’ordine,
Ho capito che il vostro è un duro lavoro, che quando vi vedo girare per le strade non siete lì per darci fastidio, ma per proteggerci, per preservarci dal pericolo, che, sì, la divisa dona a chi la indossa autorità, ma anche una grande responsabilità, che c’è una persona dietro di essa, che merita rispetto e stima come qualsiasi altro. 
Ringrazio quindi l’ispettore per avermi fatto cambiare idea e per avermi fatto entrare un po’ nel vostro mondo.


Amanda




Ciao Luca sono Stefano un ragazzo della 2b geometri,oggi in classe abbiamo parlato e riflettuto dell'incontro avuto mercoledi scorso con il questore della polizia di crema;abbiamo citato gli argomenti discussi e ne abbiamo tratto dei piccoli,ma interessanti testi...ecco il primo,gli autori sono:
Victor e Gianluca.
Il titolo:IL POLIZIOTTO PERFETTO?
Tutti pensano che il poliziotto perfetto sia quello che svolge l'indagine perfetta,ma in realtà è colui che riesce a fare talmente bene il suo lavoro da non doverlo fare.
Il poliziotto perfetto è colui che spinto dalla propria passione,rifiuta offerte più invitanti e più redditizie.
Se veramente c'è la passione,arriva anche a lavorare per uno straccio di stipendio o addirittura gratuitamente in tempi massacranti che non finiscono mai.
Parole di un poliziotto con 23 anni di servizio alle spalle:"La più grande ricompensa che si può ricevere nel nostro lavoro è un semplice GRAZIE ed è anche ciò che dà la forza di continuare".
Qualche volta un poliziotto deve pensare ad un lungo lavoro di studio e di preparazione:
concorsi selettivi e addestramento fisico e psichico.
Psichico perchè in questo lavoro bisogna saper dominare le proprie emozioni e saper trattare con le persone.
Fisico perchè la psicologia non sempre funziona e sfortuna vuole che si arrivi alla violenza.
Questa è l'immagine dataci dall'ispettore Segre e grazie alle sue parole abbiamo capito qual è il vero lavoro di un poliziotto.



Questo è il contributo della 2 A Geometri

Mercoledì 16 marzo la nostra classe ha partecipato ad un incontro, insieme ad altre classi dell' istituto Pacioli, con il vice-questore della Polizia di Crema.
L' incontro è durato due ore durante le quali si è discusso delle diverse situazioni quotidianamente vissute anche da noi ragazzi.
Il vice-questore ci ha spiegato come affrontano ogni giornata sottolineando che il loro è un lavoro prevalentemente di prevenzione. I poliziotti ritengono che la giornata perfetta sia paradossalmente quella di riuscire a fare il loro lavoro talmente bene da non dover lavorare.
Ci ha parlato anche dei pregiudizi che i ragazzi hanno verso i poliziotti e, più in generale, verso tutte le forze dell' ordine, ma innanzitutto bisogna capire che il poliziotto è una persona normale e non sempre è felice di arrestare o mettere multe e soprattutto di sentirsi vittime di pregiudizi quando sono loro stessi ad essere insultati.
Questo incontro è stato molto interessante e istruttivo perchè ci ha aiutato a capire che sotto quelle divise ci sono persone come tutti noi che cercano di proteggere la comunità! 

6 commenti:

  1. Scusate se inetrvengo, forse come insegnante non potrei farlo, non so, ma credo che se un alunno ammette di non essersi mai annoiato e di avere avuto una occasione per pensare...beh...l'obiettivo è stato pienamente raggiunto!

    J.B.

    RispondiElimina
  2. Salve, sono Alfredo della 2A geometri. Nell'incontro il vice questore ha affermato di non portare spesso con sé la sua pistola, perché non è necessaria in alcuni casi e anche perché potrebbe ferire in modo accidentale qualcuno. Alcune volte invita anche i colleghi a fare ciò, e secondo me è sbagliato; innanzitutto lui, ricoprendo un ruolo abbastanza importante, dovrebbe avere un'arma per difendersi nel caso in cui si trovi in una situazione di pericolo e quindi sarebbe una cosa non molto saggia non averla al proprio fianco. Inoltre lavorare con la pistola è ciò che fa il poliziotto e quindi secondo me non dovrebbero esserci problemi morali se viene portata con sè.

    RispondiElimina
  3. "Intanto rinnovo i miei complimenti per l'ottimo lavoro che state svolgendo e vi ringrazio per la vostra attenzione e per le vostre domande, forte segnale di voglia di apprendere e di confrontarsi; purtroppo (rispondo al commento di Alfredo) temo di essermi espresso male relativamente all'utilizzo dell'arma in dotazione. Il mio pensiero è che l'arma è uno strumento pericoloso e ne deve essere limitato al massimo l'utilizzo, non il porto. E' ovvio che la pistola è un nostro strumento di lavoro e di difesa e, per quanto possa essere difficile utilizzarla contro un altro essere umano, a volte questo è necessario per salvare la nostra vita e la vita di altre persone. Noi dobbiamo sempre averla con noi (in servizio), sapere come e soprattutto quando usarla, consapevoli della portata potenzialmente letale del suo utilizzo. Non portare l'arma in dotazione durante l'espletamento di un servizio sarebbe non solo un atto incosciente, ma una violazione ad un preciso obbligo di legge. Vi aspetto presto in visita a "casa nostra"!"

    Daniel Segre
    Vice Questore Polizia di Stato
    Crema (CR)

    RispondiElimina
  4. Ciao Luca,sono Stefano,un ragazzo della 2b geometra...ecco un'altro magnifico testo riguardante la giornata passata con il vice questore Daniel Segre...
    Gli autori sono:Simone,Asia e io
    Titolo:La conoscenza è nemica degli stereotipi
    Testo:
    La gente è pigra,non ha voglia di ragionare:è facile basare le proprie idee sulla prima impressione!
    Tutti hanno dei pregiudizi che molte volte sfociano in esclamazioni offensive come "sbirri di merda".
    Anche se non ce ne accorgiamo ogni giorno usiamo gli stereotipi per giudicare la gente:e se fossimo noi vittime dei pregiudizi come reagiremmo?
    sicuramonte non come i poliziotti che si comportano in maniera ragionevole ed equilibrata,ma sempre con un pizzico di amarezza.
    L'espressione "sbirri di merda" è il pensiero che molti giovani hanno vedendo un poliziotto che si avvicina solo per un semplice controllo.

    RispondiElimina
  5. ciao, sono dario, un'altro alunno della 2b geometri. ecco qui un'altro testo inerente all'incontro fatto con il vice questore segre scritto da me:
    E' un fenomeno molto pericoloso che si è insediato nella società e sul mercato: è la droga. tutti, pure i bambini delle elementari la conoscono e ne sentono parlare tutti i giorni. E non solo: tutti possono entrarne in possesso, come ha detto il vice questore segre, è facile come aquistare un barattolo di yogurt.
    La droga rovina chi ne fa uso, lo sfigura completamente; e la cosa peggiore è che la maggior parte delle persone che fanno uso di sostanze stupefacenti va a finire che diventano loro stessi spacciatori o commettono reati più gravi per potersi pagare la droga.
    La polizia, al riguardo, ha una filosofia di prevenzione e dice: noi non vogliamo che questo ti accada! La polizia combatte la droga. La polizia vuole che tutti i cittadini si sentato al sicuro, senza più pericolo, e la droga costituisce un grande pericolo.

    RispondiElimina
  6. salve sono Roberto uno studente della 2E ragionieri che purtroppo non ha partecipato all'incontro. Vorrei iniziare a dire che sono d'accordissimo col pensiero di dario, perché molti giovani non avendo più modi per divertirsi, forse è meglio dire che ormai alla maggior parte dei ragazzi, non manca niente di primario e cercano modi dannosi e alternativi per divertirsi che spesso sfociano in atti contro la legge ( per esempio la droga) o altro. Il fatto è che loro non pensano che le forze dell'ordine agiscono per il loro bene immediato o futuro, ma pensano solo al propio divertimento.
    Poi non capisco perché molta gente vi critica senza motivo, quando basterebbe fermarsi un momento e riflettere su quanto rischiate e fate per noi ogni giorno.

    RispondiElimina